La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le pari opportunità ha approvato il Bando n. 7/2025 per il finanziamento di progetti attuati a livello territoriale finalizzati ad assicurare, in via transitoria, ai soggetti destinatari, adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e dell’integrazione sociale.
Beneficiari
I soggetti che possono proporre progetti sono le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano, i Comuni, le Città metropolitane, le Comunità montane e le loro unioni o consorzi. Possono proporre progetti anche soggetti privati convenzionati, purché iscritti, a pena di inammissibilità, nell'apposita sezione del registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati (ai sensi dell’articolo 52, comma 1, lettera b), del D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394), con iscrizione antecedente alla data di scadenza del bando.
I soggetti privati devono inoltre convenzionarsi con uno o più enti pubblici dell'ambito territoriale prescelto. Le proposte progettuali possono prevedere la partecipazione di enti attuatori, pubblici o privati, e forme di partenariato con altri enti pubblici e privati per funzioni di supporto. Tuttavia, il proponente rimane l'unico responsabile della realizzazione del progetto e interlocutore con il Dipartimento.
Un proponente non può essere attuatore in un altro progetto nello stesso ambito territoriale.
I destinatari diretti dei progetti sono persone straniere e cittadini come definiti dall'articolo 18, comma 6-bis del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, che siano vittime dei reati previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale o che rientrino nelle ipotesi del comma 1 del medesimo articolo 18. Questa categoria include anche richiedenti e titolari di protezione internazionale, titolari di permessi di soggiorno per casi speciali (come cure mediche, calamità, particolare valore civile, protezione speciale), e persone identificate come vittime o potenziali vittime di tratta al momento dello sbarco o alle frontiere terrestri.
Iniziative ammissibili
I progetti devono prevedere una serie di attività specifiche:
- Attività di primo contatto con popolazioni a rischio di sfruttamento, volte alla tutela della salute e all’emersione di potenziali vittime di tratta e/o grave sfruttamento (sessuale, lavorativo, accattonaggio, economie illegali, matrimoni forzati/combinati), con particolare attenzione ai richiedenti o titolari di protezione internazionale.
- Azioni proattive multi-agenzia per l'identificazione dello stato di vittima.
- Azioni/attività di protezione immediata e prima assistenza, inclusa pronta accoglienza, assistenza sanitaria e consulenza legale.
- Accoglienza residenziale protetta e percorsi di sostegno non residenziale.
- Attività finalizzate all’ottenimento del permesso di soggiorno ex articolo 18 del D.Lgs. 286/1998 o altro status giuridico.
- Formazione (alfabetizzazione linguistica, informatica, orientamento al lavoro, corsi professionali).
- Attività di inclusione attiva attraverso percorsi personalizzati di secondo livello, integrati e multidimensionali, volti all'integrazione e all'autonomia personale, all'empowerment, all'orientamento, alla formazione e all'inserimento lavorativo, o al rientro volontario assistito nel paese di origine.
- Raccordo operativo tra il sistema di protezione delle vittime di tratta e il Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI).
I progetti devono inoltre garantire supporto per lo sviluppo di programmi specifici per minori stranieri non accompagnati vittime di tratta, prevedendo soluzioni a lungo termine anche oltre la maggiore età. Devono includere specifiche azioni di sistema e metodologie previste dal DPCM 16 maggio 2016.
È richiesta l'individuazione di un'unità di coordinamento e un referente in reperibilità 24 ore su 24 per il raccordo con il Numero verde nazionale antitratta. I progetti devono essere operativi con obiettivi, tempi e numeri di persone prese in carico. Si deve considerare l'opportunità di aumentare le strutture per l'accoglienza. Possono anche prevedere una prima fase di accoglienza nelle strutture protette antitratta e un successivo percorso di emancipazione nella rete SAI. Proposte attinenti al contrasto del lavoro nero e dello sfruttamento in agricoltura sono ammissibili.
La durata dei progetti è fissata in 16 mesi, con avvio previsto il 1° agosto 2025. Beneficiari già in carico a progetti del Bando n. 6/2023 al 31 luglio 2025 transiteranno nel nuovo programma, e per quelli non finanziati, la continuità sarà assicurata tramite il Numero verde nazionale antitratta. Il bando individua 21 ambiti territoriali per l'attuazione dei progetti. I proponenti possono presentare proposte per più ambiti, ma verrà finanziata una sola proposta per ambito, quella con il punteggio maggiore.
I progetti devono garantire piena operatività su tutta l'area territoriale di riferimento.
Contributi
L'ammontare complessivo delle risorse è di euro 28.800.000,00, interamente a carico del bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità.
Il bando specifica un massimale di finanziamento per ciascuno dei 21 ambiti territoriali, la cui somma ammonta al totale stanziato. In caso di risorse non interamente assegnate, il Dipartimento si riserva la possibilità di ricollocarle tra le proposte ammesse a finanziamento. Per le Province autonome di Trento e Bolzano, la partecipazione loro e dei rispettivi enti locali è preclusa, con obbligo di restituzione delle risorse eventualmente erogate, in base a normative speciali.
Le spese non possono essere riconosciute se già coperte da altri finanziamenti di carattere europeo, nazionale, regionale e locale. Tuttavia, il bando valuta positivamente la capacità dei progetti di attivare altri finanziamenti già deliberati da enti pubblici o programmi europei/nazionali per azioni che integrino le attività del Programma Unico, così come la presenza di cofinanziamento volontario da parte del soggetto proponente o dei partner. Questo indica che finanziamenti aggiuntivi e complementari sono ammessi e valorizzati, ma non un doppio finanziamento per le medesime spese.
Procedure e termini
Le proposte devono pervenire entro il 22 luglio 2025, secondo le modalità previste dal bando