Lo scorso 19 settembre la cooperativa Spazio Geco ha avuto l’occasione di presentare a Roma, alla Biennale dello Spazio Pubblico, nel tavolo Politiche per l’inclusione, il paper “Apriti, Sesamo! Rappresentare il patrimonio culturale in tre modi” curato da Marianna Belvedere (Cofounder di Spazio Geco), Nga Huynh e Huy Nguyen.
L'obiettivo è stato raccontare come l’accessibilità museale non debba essere intesa solo come abbattimento di barriere fisiche, ma come un insieme di buone pratiche capaci di migliorare la fruizione per tutti.
Spazio Geco ha individuato tre livelli metodologici e comunicativi fondamentali:
- Lettura semplificata e multisensoriale: per rendere i contenuti comprensibili e accessibili a pubblici diversi.
- Suggerimenti nel percorso per stimolare la partecipazione attiva e invitare i visitatori a sentirsi parte della narrazione.
- Imparar facendo: per coinvolgere direttamente il pubblico attraverso esperienze pratiche e apprendere nuove conoscenze attraverso l’esperienza.
Per dare concretezza a questi principi, la cooperativa ha presentato quattro progetti che incarnano queste buone pratiche:
- Archivio di Stato di Como - riproduzione del Catasto Teresiano della Città di Como su mappa tattile, integrata da 3 qr code tattili che danno accesso a video podcast accessibili.
- Labirinto della Masone - progettazione e realizzazione di strumenti per l'orientamento e l'accessibilità, tra cui mappe tattili, un'app interattiva interamente dedicata al Labirinto e un Virtual Tour del Labirinto e della Collezione Permanente.
- Museo della marineria di Cesenatico - esperienza ludico didattica tramite la ricostruzione di un puzzle 3D di un’antica imbarcazione navale.
- Biblioteca Civica di Aviano - mappa tattile dello spazio e progettazione di un totem interattivo e coinvolgente con attività integrate che trasformano la visita in un’occasione di apprendimento attivo e partecipazione della comunità all'interno di uno spazio pubblico.
Esperienze diverse, ma accomunate dallo stesso obiettivo: aprire davvero le porte della cultura a tutti, rendendo musei e spazi culturali più inclusivi, interattivi e accoglienti.