Breaking coop

RAPPORTO SULLE DISUGUAGLIANZE

La Fondazione Cariplo ha presentato la seconda edizione del Rapporto con i risultati di un'idagine sulla "fioritura del potenziale umano". Il focus è stato dedicato alla crescita ed ai percorsi di istruzione, evidenziando i fattori di freno e di sviluppo dei giovani.

giovedì 30 ottobre 2025

Le disuguaglianze rappresentano da tempo una priorità strategica per Fondazione Cariplo, percepite non solo come una questione economica o sociale, ma come una sfida che tocca la qualità stessa della nostra democrazia e la coesione collettiva.

 

Tali disparità, infatti, tendono a riprodursi nel tempo, compromettendo le opportunità delle nuove generazioni. Questo nuovo Rapporto si inserisce in un percorso di produzione di conoscenza avviato nel 2023, quando si parlava di un "ascensore sociale rotto". L'indagine attuale punta a una comprensione profonda dei meccanismi che alimentano i divari e di quelli che invece favoriscono l’espressione del potenziale umano, definita "fioritura".

 

Il lavoro è stato concepito come uno strumento operativo destinato a istituzioni, comunità educanti e al terzo settore, evidenziando che la fioritura del potenziale umano dipende tanto dalle risorse individuali quanto dal contesto di relazioni, opportunità e sostegni offerti dalla società.

 

Metodologia: uno sguardo integrato

Per cogliere la complessità del fenomeno, l’indagine ha adottato un approccio metodologico che unisce rigore statistico e ascolto delle esperienze individuali. Sono stati raccolti dati quantitativi attraverso un questionario somministrato a 1.201 giovani adulti italiani tra i 18 e i 45 anni, integrati dalle voci di 21 esperti e 62 interviste qualitative approfondite. Questo doppio sguardo è cruciale, poiché dietro ogni dato c’è una storia.

 

Le dimensioni della "fioritura" e i livelli di soddisfazione

Il concetto di fioritura (human flourishing) è inteso in modo multidimensionale, abbracciando cinque ambiti chiave: condizione economica, vita familiare, relazioni sociali, salute ed esperienza educativa. Dal punto di vista della soddisfazione generale, il 49% degli intervistati si dichiara pienamente soddisfatto o soddisfatto della propria situazione complessiva.

I dati aggregati mostrano che famiglia e salute rappresentano le fondamenta del benessere, risultando le dimensioni in cui la soddisfazione è più elevata (rispettivamente 65% e 64% molto o abbastanza soddisfatti). Al contrario, la condizione economica è la sfera con il livello di soddisfazione più basso (49%).

È interessante notare come la soddisfazione vari a seconda dell'età: i giovani adulti tra i 33 e i 45 anni (Millennial) sono i meno soddisfatti, confrontandosi con aspettative non sempre realizzate e un senso di ansia diffuso. Allo stesso tempo, chi vive in piccoli centri abitati o nelle isole esprime livelli di soddisfazione complessiva più alti.

 

Il peso ambivalente delle origini e i fattori di freno

La ricerca conferma una convinzione profonda: le condizioni iniziali contano. Chi oggi si dichiara soddisfatto tende a percepire le proprie origini come fattori che hanno avuto un impatto positivo sul percorso di crescita. La famiglia di origine e i genitori si caratterizzano per essere gli elementi centrali, capaci di influire in modo trasversale su tutte le dimensioni della fioritura. Ad esempio, avere almeno un genitore con un titolo di studio elevato è associato a miglioramenti significativi nelle condizioni di vita e a una maggiore soddisfazione complessiva.

Tuttavia, la condizione iniziale non è un destino ineluttabile. Sebbene incontrare ostacoli sia comune (il 77% del campione ha dichiarato di aver affrontato difficoltà significative), la condizione economica si conferma la barriera più significativa alla piena realizzazione del potenziale (riportata dal 28% del campione). Le difficoltà economiche non si limitano a ridurre l’accesso a opportunità, ma limitano la possibilità di costruire relazioni significative. Anche il luogo di origine può agire da vincolo, limitando l'accesso a opportunità educative, lavorative e culturali, specialmente nei piccoli centri.

 

Il potere trasformativo delle relazioni: Mentor e Comunità

La principale leva per spezzare il circolo dello svantaggio risiede nella qualità delle relazioni umane, che emerge come fattore trasversale e moltiplicatore di opportunità. La qualità delle relazioni sociali è un nodo cruciale nella percezione del benessere.

Due figure in particolare si rivelano fondamentali:

  1. Il Mentor: Non si limita all'insegnante, ma può essere un amico, un allenatore o un collega. Il mentor è quella figura che, andando oltre il proprio compito formale, riesce a stabilire una relazione significativa e accendere una fiammella nel giovane, aiutandolo a vedere il proprio potenziale. La sua presenza è ricorrente nelle storie di fioritura e quasi assente in quelle di chi non si sente realizzato.
  2. La Comunità Educante: La rete più ampia (amici, associazioni, servizi) che agisce come ossigeno per alimentare il talento acceso dal mentor. La comunità può colmare i divari lasciati dalle famiglie in difficoltà, offrendo inclusione, protezione e apprendimento. Più forte è l’integrazione sociale, maggiore risulta la soddisfazione in ogni ambito della vita.

 

Il ruolo ambivalente di Famiglia e Scuola

Famiglia e scuola sono riconosciuti come fattori ambivalenti. La famiglia, se stabile e affettuosa, è un pilastro per l'autostima. Se conflittuale o assente, diventa un ostacolo. Allo stesso modo, l'istruzione, pur essendo una leva di emancipazione, può trasformarsi in un luogo di esclusione e marginalizzazione se non riesce a riconoscere e valorizzare pienamente le risorse degli studenti. La scuola può amplificare le disuguaglianze se si basa su un "profilo sociale" degli iscritti, creando sistemi scolastici paralleli.

I risultati suggeriscono che l’istruzione non è solo uno strumento di apprendimento, ma uno spazio di possibilità, di riconoscimento e di costruzione del senso di sé. Il rammarico più ricorrente tra gli intervistati, infatti, riguarda l’impossibilità di proseguire gli studi.

 

Conclusioni: Costruire una nuova alleanza

I risultati della ricerca convergono sul fatto che la realizzazione personale non è frutto esclusivo delle risorse individuali, ma si costruisce insieme alle persone che ci circondano. Le relazioni autentiche hanno il potere di modificare le traiettorie di vita delle persone, sopperendo alle avversità economiche o familiari.

Per costruire una società più giusta, è fondamentale evitare preconcetti e basare le azioni sulla conoscenza approfondita. È necessario uno sforzo integrato che guardi al futuro, investendo nel sostegno alla genitorialità (parenting support) e promuovendo logiche sistemiche intersettoriali che superino la frammentazione.

Contrastare le disuguaglianze richiede un tempo lungo per trasformazioni culturali e sociali. L'obiettivo è creare le condizioni affinché ciascuno, indipendentemente dalle condizioni di partenza, abbia la possibilità concreta di fiorire e contribuire al bene comune.

Documenti da scaricare

Resta informato