Anche nel 2024 il posizionamento dell’Italia sia sul fronte della capacità di produrre innovazione sia in quello della spesa in ricerca e sviluppo sostenuta dalle imprese e dalle amministrazioni pubbliche evidenzia un livello inferiore alla media U.E.. I divari regionali nel nostro Paese, inoltre, continuano ad essere molto accentuati, in particolare nell’ambito dei brevetti concessi.
In questo contesto le cooperative hanno proseguito, anche nell’ultimo anno, il percorso di innovazione e di transizione digitale. In particolare, nell’ambito dello sviluppo sostenibile attraverso l’innovazione, nel 2024, il 26,3% delle cooperative ha introdotto innovazioni di prodotto/servizio (l’11% attraverso prodotti/servizi nuovi e diversi da quelli offerti dalla concorrenza e il 15,3% attraverso prodotti/servizi nuovi ma simili a quelli offerti dalla concorrenza) e il 51,5% ha introdotto innovazioni di processo (il 27,9% nell’ambito dell’organizzazione aziendale e gestione risorse umane).
Le innovazioni di prodotto/servizio e di processo, promosse con maggiore intensità in ambito sanitario e tra le grandi cooperative, sono state implementate prevalentemente da risorse interne alle cooperative stesse. Tra le grandi imprese, soprattutto nei settori agroalimentare e nella cooperazione sociale, l’introduzione delle innovazioni è stata supportata oltre che da imprese/consulenti privati esterni anche, sebbene in misura minore, da Università, Istituzioni pubbliche e Associazioni di rappresentanza.
Per il sesto anno consecutivo la maggioranza assoluta delle cooperative (il 53,4% del totale) ha, inoltre, promosso, anche se prevalentemente in modo destrutturato e occasionale, momenti formativi a supporto dell’innovazione. L’incidenza più elevata di cooperative che hanno avviato momenti formativi sull’innovazione si segnala, a livello settoriale, nella cooperazione sociale e in quella sanitaria e, su base dimensionale, tra le grandi imprese.
Nell’insieme degli investimenti in nuove tecnologie prevalgono, anche nel 2024, quelli connessi all’aggiornamento/sostituzione/integrazione dei dispositivi informatici. Al crescere della dimensione della cooperativa aumenta il peso delle imprese che hanno segnalato investimenti sia in sicurezza informativa (quasi il doppio tra le grandi cooperative rispetto alle PMI) sia nell’ambito dei sistemi gestionali evoluti e dei big data analytics.
Infine, dalle verifiche empiriche sui bilanci delle cooperative attive aderenti a Confcooperative nel periodo 2019-2023, si segnala un incremento costante, più evidente tra le grandi imprese, del rapporto tra immobilizzazioni immateriali e immobilizzazioni materiali, un indicatore implicito dell’intensità innovativa. Di fatto, la variazione positiva dell’indice di intensità innovativa è sempre positivamente correlata a una crescita più sostenuta degli indicatori economici e patrimoniali delle cooperative.