Il Protocollo d'Intesa nasce dall'esigenza riconosciuta di contrastare il fenomeno delle "false cooperative", nelle quali i rapporti di lavoro spesso non rispettano i principi cardine che caratterizzano il lavoro dipendente e autonomo, e non vi è una corretta applicazione della contrattazione collettiva nazionale. L'accordo mira a realizzare un'efficace e capillare azione di conoscenza e contrasto di tali fenomeni.
In un contesto di disponibilità di risorse significative (come quelle del PNRR) e di spese prevalentemente legate ad appalti, il Protocollo si propone di promuovere una cultura della legalità, la tutela del lavoro e la qualità dei servizi e delle forniture. Sottolinea l'importanza di rafforzare il rigore disciplinare in materia di lavoro, i contributi previdenziali e assicurativi, migliorando la sicurezza nei luoghi di lavoro e contrastando il lavoro irregolare.
L'Osservatorio della Cooperazione è il fulcro di questo accordo. Il suo ruolo include il monitoraggio delle discipline regolamentari, l'analisi delle problematiche legate all'applicazione delle normative, lo studio dei fattori che influenzano la diffusione di pratiche illecite e la promozione di comportamenti normativi e contrattuali corretti. L'obiettivo è fornire informazioni oggettive e verificabili sull'applicazione delle leggi e dei contratti collettivi. L'Osservatorio si impegna inoltre a supportare le stazioni appaltanti nella verifica dei costi del lavoro e nell'assicurare un trattamento contrattuale collettivo e individuale equo e non vincolante.
Un elemento chiave è l'adozione di un Atto di Indirizzo in materia di tutela delle condizioni di lavoro negli appalti assunti dalle cooperative. Gli obiettivi principali di tale atto sono:
- Assicurare la massima trasparenza e la corretta applicazione delle norme.
- Privilegiare le offerte economicamente più vantaggiose che valorizzino la contrattazione collettiva e offrano maggiori tutele per i lavoratori.
- Garantire l'adeguata capacità economica, finanziaria e tecnica delle imprese.
- Preservare la dignità, la qualificazione professionale e la sicurezza dei lavoratori, anche attraverso il rispetto delle normative sull'igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.
- Contrastare la concorrenza sleale e prevenire pratiche illegali, quali l'impiego di manodopera in nero o con contratti atipici non conformi.
Infine, il Protocollo stabilisce che tutte le attività di trattamento dei dati saranno condotte nel rispetto del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) e della normativa nazionale sulla privacy, con i firmatari che si impegnano a garantire i principi di liceità, correttezza, trasparenza e minimizzazione dei dati.