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IL NUOVO COMITATO DI MONZA-BRIANZA

Il rinnovo del Comitato di Monza e Brianza di Confcooperative Milano e dei Navigli rappresenta uno dei primi passi della stagione congressuale  che culminerà il 9 Maggio  a Roma con l’Assemblea nazionale.

mercoledì 27 marzo 2024

L’Assemblea delle cooperative di Monza e della Brianza ha eletto il nuovo Comitato Territoriale. Lorenzo Carenzi, Marta Cazzaniga, Francesco Gaviraghi, Roberto Caspani, Marco Meregalli, Monica Pozzoli, Arianna Ronchi: sono questi i cooperatori che andranno a formare il nuovo Comitato eletto all’unanimità dall’Assemblea che si è svolta venerdì 16 febbraio presso la Sala Falcone Borsellino  della Provincia di Monza e Brianza. Marco Meregalli è stato riconfermato Coordinatore del Comitato.

 

L’assemblea è stata introdotta da contributi e saluti giunti dal mondo delle istituzioni. Il Coordinatore Meregalli ha ringraziato la Provincia di Monza e Brianza per l’accoglienza nella propria sede ed ha portato i saluti del Presidente Luca Santambrogio e del Vice-Presidente Riccardo Borgonovo.

 

Un unanime coro ha messo in risalto il ruolo  della cooperazione nel diversi ambiti della comunità.

 

Il Vice Prefetto Vicario Beaumont Bortone ha ricordato la positiva collaborazione con le cooperative che si occupano dell’accoglienza dei richiedenti asilo, mentre Raffaele Romanò, presidente della Consulta Territoriale MB della  Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi ha sottolineato il cammino comune e la collaborazione fra imprese e cooperative nel definire strategie in grado di accettare le sfide della transizione digitale e della sostenibilità ambientale.

 

Giovanni Carrara presidente di Confcooperative ha ringraziato il Comitato uscente per il lavoro svolto e ha ricordato le sfide che attendono la cooperazione: l’ambiente, con la possibilità di promuovere Comunità Energetiche Rinnovabili e  la necessità di assicurare un lavoro dignitoso, specie ai giovani.

 

Paolo Pilotto, Sindaco di Monza, ha confidato di essere stato molto colpito dal titolo dell’Assemblea: Lavoro, Comunità, Futuro. Perché il Lavoro è anzitutto un’opera creatrice, un segno anche di profonda solidarietà umana, così come testimoniato dal mondo cooperativo. Comunità, perché oggi più che mai sentiamo il bisogno di costruire relazioni capaci di affrontare e superare i conflitti nei diversi ambiti della vita civile. Una comunità formata da interlocutori, non da avversari! Futuro perché e proprio qui che si gioca la partita più importante, quella del dialogo intergenerazionale. Un titolo – ha aggiunto Pilotto – che trova eco nella Dottrina Sociale della Chiesa, testo, ancora attuale, e  che contribuisce a comprendere i bisogni e la realtà del nostro tempo.

 

Sono proprio queste tre parole del titolo, lavoro, comunità, futuro ad indirizzare i lavori dell’assemblea

 

Lavoro E’ Barbara Borsani di Formaper – Responsabile Area Progetti del sistema camerale-a presentare il quadro del mondo del lavoro del nostro territorio. Un ambito che risente della caduta demografica e del disagio di alcune fasce come i giovani che non studiano e non lavorano. Inoltre le imprese non trovano personale per posizioni lavorative considerate umili o di bassa soglia come autisti, operai generici, addetti alle pulizie. Anche l’artigianato attraversa una fase di crisi strutturale. Non da ultimo il progressivo invecchiamento della popolazione attiva e dei lavoratori dipendenti particolarmente qualificati. L’azione di Camera di Commercio si è sviluppata lungo una duplice pista: sviluppo, diffusione della cultura di impresa, orientamento al mercato del lavoro.

 

Comunità e Territorio Marco Meregalli, ha aperto la sua relazione parlando dei contesti entro i quali agiscono le cooperative: Consumo e Utenza, Habitat, Cultura/Turismo/Sport, Lavoro e Servizi, Federsolidarietà, Sanità e Banche di Credito Cooperativo.  Contesti ampiamente influenzati dalle situazioni economiche, finanziarie e di mercato. Ha poi ricordato la dimensione e il ruolo della cooperazione nel nostro territorio ove troviamo 129 imprese, circa 4.500 lavoratrici e lavoratori, 24.000 soci (inclusi banche e consumo), con 180 milioni euro di volumi d’affari, con un confronto interessante rispetto al 2012: un aumento dell’8% di occupati e di volume d’affari pressocché simile, segno di remuneratività più bassa nel corso del decennio. 

 

Futuro Valeria Negrini, Presidente di Federsolidarietà, ha messo in luce le sfide che dovranno essere affrontare dal mondo cooperativo nel prossimo futuro. Anzitutto il tema della rappresentanza  con l’obiettivo di valorizzare il ruolo delle cooperative nell’Economia Civile e Sociale.  “Dobbiamo interrogarci sui legami con la comunità e chiederci  se sia sufficiente agire nella mera logica degli appalti. Siamo deboli anche sul versante comunicazione: non riusciamo a valorizzare i cambiamenti e i benefici sociali e civili delle azioni e dei progetti delle cooperative. Ci attende una grande sfida, quella ambientale. Non possiamo perdere il treno delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Non solo. Dobbiamo guardare ai giovani con progetti adeguati, ma soprattutto con un amore sconfinato. Infine il lavoro: in particolare dobbiamo accettare con più convinzione la sfida della transizione digitale. Siamo indietro! La transizione digitale apre grandi opportunità in particolare ci avvicina al mondo e al linguaggio dei giovani.”

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